Il guadagno del tabaccaio o dell’esercente che gestisce una ricevitoria SuperEnalotto è oggetto di curiosità ogni volta che si verifica una vincita di rilievo. Molti pensano che, quando nella propria tabaccheria si registra una schedina vincente da milioni di euro, anche il gestore riceva una sostanziosa percentuale della vincita. In realtà, la situazione è ben diversa: il sistema delle commissioni e degli aggii previsti dal concessionario nazionale Sisal attribuisce al tabaccaio una quota stabile, scollegata dall’importo che il giocatore effettivamente vince.
Meccanismo delle commissioni sulle giocate
L’esercente riceve un guadagno fisso per ogni giocata effettuata presso la propria ricevitoria, sia essa vincente o meno. La percentuale standard riconosciuta sulle giocate SuperEnalotto vendute è l’8% su ogni 10 euro giocati, come stabilito dalla normativa di settore e dalle regole Sisal. Questo significa che, ad esempio, su una schedina da 10 euro, la commissione incassata dal tabaccaio è di 0,80 euro. Non fa alcuna differenza che la giocata sia fortunata o meno; il tabaccaio guadagna sempre in relazione alle puntate vendute e non al risultato del premio.
Il vero motore degli introiti è quindi il volume di giocate: più clienti compilano schedine presso una specifica ricevitoria, più il guadagno totale cresce. Questa dinamica è particolarmente interessante nelle settimane che precedono estrazioni con jackpot di importi elevati, quando aumenta sensibilmente l’afflusso di giocatori.
Commissioni sulle vincite riscosse in tabaccheria
Un’altra fonte di guadagno marginale deriva dalle commissioni sulle vincite riscosse direttamente presso la ricevitoria. Tuttavia, queste commissioni sono di entità assai ridotta e sono fissate dal concessionario in base a precisi scaglioni d’importo della vincita stessa:
- Nessuna commissione sulle vincite fino a 100 euro;
- 1,03 euro per vincite tra 100,01 e 300 euro;
- 3,10 euro per vincite tra 300,01 e 1.000 euro;
- 6,20 euro per vincite tra 1.000,01 e 5.200 euro.
Queste commissioni vengono trattenute direttamente dall’importo pagato al vincitore, quindi non sono un costo a carico della ricevitoria ma una quota a favore del gestore, prevista dal regolamento ufficiale Sisal e sempre chiaramente visibile nei bollettini informativi pubblicati nei locali degli esercizi autorizzati.
Le vincite superiori a 5.200 euro non vengono liquidate in tabaccheria, ma direttamente tramite Sisal e banche associate: in questo caso, il gestore non percepisce alcuna quota aggiuntiva.
Il “mito” della percentuale sulle grandi vincite
Non esiste alcuna percentuale sulle grandi vincite che venga riconosciuta alla tabaccheria, neanche in caso di premi milionari. Anche in circostanze straordinarie, come le rarissime vincite del SuperEnalotto da cifre record, all’esercente spetta la sola commissione per l’avvenuta vendita della giocata, rimasta sempre la stessa, indipendentemente dall’esito sensazionale.
Il clamore mediatico che accompagna queste vincite genera però un indotto positivo: la ricevitoria viene percepita come fortunata, con conseguente aumento di visibilità e flusso di nuovi clienti che vogliono “tentare la fortuna nello stesso posto”. Questa pubblicità, benché indiretta, ha un impatto economico talvolta ben più rilevante rispetto alle commissioni immediate, consolidando il ruolo dell’esercente nel tessuto commerciale e sociale locale.
Altri aspetti normativi e considerazioni collaterali
Va sottolineato che la regolamentazione del gioco pubblico in Italia impone severe regole di trasparenza e sicurezza, sia per la tutela dei giocatori che per il corretto compenso degli esercenti. Proprio per questo motivo gli aggii vengono riconosciuti con percentuali e importi predeterminati, evitando qualunque ambiguità o disparità di trattamento nel pagamento dei compensi.
Perché non ci sono extra sui premi?
La scelta di non riconoscere una quota sul premio “grande” nasce per impedire squilibri tra i vari punti di vendita e per evitare che l’attività di intermediazione di giochi a premi possa incentivare pratiche scorrette o comportamenti speculativi.
Cosa succede in caso di promozioni o bonus?
Occasionalmente, il concessionario può indire promozioni riservate agli esercizi durante campagne pubblicitarie o periodi speciali, offrendo ai tabaccai ulteriori incentivi, ma si tratta di eventi sporadici, esterni alla normale routine commerciale. In assenza di comunicazioni ufficiali, la percentuale di guadagno per i titolari di tabaccherie resta quella standard già descritta.
Per i tabaccai che vogliono ampliare la propria quota di mercato, risulta più efficace puntare su una gestione professionale, servizi accessori, comunicazione e fidelizzazione, rispetto alle semplici prospettive di incasso “facile” derivanti dalle grandi vincite.
In conclusione, la figura del ricevitore resta centrale nell’esperienza di gioco del SuperEnalotto, ma il suo guadagno reale dipende esclusivamente dal numero di giocate vendute e non dalla fortuna dei suoi clienti, lasciando intatto il mito romantico ma infondato del “tabaccaio milionario” grazie alle vincite altrui.